Shigeru Ban

Biografia


Nato a Tokyo, Shigeru Ban (1957) frequenta la Southern California Institute of Architecture e la Cooper Union School of Architecture dove consegue la laurea nel 1984, mentre lavora presso Arata Isozaki.

Nel 1985 apre il suo studio a Tokyo e comincia un’intensa attività professionale, didattica e scientifica. È professore a contratto per 5 anni presso la Architecture at Yokohama National University e per quattro anni all’Architecture at Nihon University.

Inoltre è visiting professor alla Columbia University, Honorary Fellow all’American Institute of Architects (HFAIA) e al Royal Architectural Institute of Canada (HRAIC). Dal 2011 insegna alla Kyoto University of Art and Design.

La sua ricerca architettonica è nota in tutto il mondo per l'uso innovativo di materiali poveri come il cartone e il bambù, “declinando la tradizione costruttiva nipponica con la lezione modernista (…) e legando il suo nome all’ideazione di strutture temporanee per le popolazioni vittime di disastri naturali” (Treccani).

Nel 1995 fonda l'Ong VAN (Voluntary Architects' Network), organizzazione che si occupa di aiutare dal punto di vista architettonico le popolazioni colpite da calamità naturali devastanti attraverso interventi quali abitazioni temporanee, ripari, centri comunitari e luoghi spirituali.

La Paper Log House (1995), realizzata in risposta al terremoto che colpì la città di Kobe in Giappone, vince il premio Architecture for Humanity (USA).

Le unità sono case di emergenza economiche, resistenti e durevoli, realizzate con poche decine di tubi di cartone dal diametro di 1 mt. e fondazioni composte da casse di birra riempite di sacchi di sabbia. L'edificio è progettato in modo tale da poter essere facilmente costruito e smontato, quindi riutilizzato.

Con questa tecnica di costruzione, Ban ha realizzato anche la chiesa temporanea di Takatori (1995) e il padiglione giapponese all’Expo di Hannover del 2000.

Tra gli altri interventi in situazioni di emergenza, vanno ricordate le strutture nel campo per rifugiati in Ruanda (1999), realizzate con un sistema reticolare che permette un veloce e facile assemblaggio; le abitazioni post-tsunami a Kirinda in Sri Lanka nel 2004; la sala concerti a L'Aquila (2011), con una struttura in cartone e una leggera copertura a capriata.

La sua attività in contesti estremi risulta continuativa ed estesa a tutto il pianeta: Ban è presente "fin dall’inizio sui luoghi delle tragedie, tra i quali il Ruanda, la Turchia, l’India, la Cina, l’Italia, Haiti e il suo paese d’origine, il Giappone".

Questo suo significativo contributo è anche una delle motivazioni per l'assegnazione del Premio Pritzker 2014. Sintetizzando elementi della sua poetica progettuale, la giuria si è così espressa: "l’approccio creativo e innovativo, soprattutto per quanto riguarda materiali e strutture, è l’elemento che accomuna tutte le sue opere. Attraverso una progettazione eccellente, che risponde alle sfide più urgenti, Shigeru Ban ha ampliato il ruolo della professione, permettendo agli architetti di partecipare al dialogo con i governi e le agenzie pubbliche, con i filantropi e le comunità colpite dagli eventi calamitosi", grazie al personale senso di responsabilità e all’impegno a creare un’architettura di qualità per soddisfare le esigenze della società.

Ban ha continuato a utilizzare i tubi per creare strutture come Paper Arch (2000), un reticolo decorativo esposto nei giardini del Museum of Modern Art di New York City; il Paper Dome ad Amsterdam/ Utrech (2003), un teatro itinerante anch'esso in tubi di cartone, con una cupola sferica rivestita in policarbonato; l'ufficio temporaneo in carta, posizionato sulla terrazza della nuova sede dell’associazione delle arti contemporanee Centre Pompidou a Metz (2005).

Numerosi sono i premi conseguiti negli anni, come l’Ordre national du Merite, lo Urban Land Institute Awards for Excellence (finalista Kirinda Project, Sri Lanka) e il World Architecture Awards 2002 (Best House in the World, Naked House). In Giappone, Stati Uniti ed Europa si sono svolte numerose mostre che hanno esposto le sue opere. Nel 2013 la personale “Shigeru Ban. Architecture and Humanitarian Activities”, Art Tower, Mito (Giappone).